mercoledì 29 aprile 2015

Pancakes


<Mamma mi fai le frittelle di Peppa Pig?> E come si fa a dire di no a quei due mascalzoni quando si mettono a mani giunte a dire "Ti preeeeeeego".
Per 20 pancakes abbiamo bisogno di:
- 200 gr farina 00 (io preferisco sostituire 50 gr di farina 00 con 50 gr di farina di riso)
- 250 ml latte
- 2 uova
- 3 cucchiai di olio o burro fuso
- 1 cucchiaio di zucchero
- mezza bustina lievito per dolci
- un pizzico di sale
Montiamo gli albumi a neve e mettiamoli da parte. Misceliamo gli ingredienti secchi e uniamoli, poco per volta, ai liquidi (latte e uova) con la frusta elettrica. Se si dovessero formare dei grumi, passiamo la pastella al setaccio; uniamo gli albumi e incorporiamo mescolando dal basso verso l'alto. La nostra pastella non deve essere troppo densa, in questo caso possiamo aggiungere un pochino di latte. Per la cottura io solitamente uso una piastra grande, tipo crepiera o testo, ma va bene qualsiasi padella purché sia antiaderente. Facciamo riscaldare la nostra piastra e mettiamo la pastella con un piccolo mestolo e lasciamo che si allarghi da sola. È preferibile usare una fiamma moderata per far si che il nostro pancake cuocia anche al suo interno.


Quando sarà dorato, rigiriamo e lasciamo cuocere anche dall'altro lato. Impiliamo i nostri pancakes pronti. Io personalmente preferisco mangiarli caldi e inondati di sciroppo d'acero, Ale li preferisce con il gelato e Andre con la nutella...ne abbiamo per tutti i gusti!!! Ma soprattutto: viva i pancakes!!
Alla prossima!


domenica 26 aprile 2015

Un corso da 10 e lode


<< Simo, ci vieni al corso di panificazione a Eataly? Ci spiegano come fare il loro pane!>>
Subito!! No, cioè...il pane di Eataly è del genere che ne mangi un filone intero e ne vorresti ancora! Se poi lo si condisce con un filo d'olio... che ve lo dico a fare??!! La farina che abbiamo usato è una tipo 2 Buratto, Mulino Marino nel nostro caso, bella, rustica ma non integrale, profumata di buono! La tecnica mi ha un po' sorpreso: andando contro tutti i luoghi comuni, il pane è stato infornato direttamente dal suo riposo in frigo! 


Il pane sfornato a fine corso è qualcosa di fantastico: profumato, ben alveolato, con la crosta croccante e la mollica compatta, con un leggero retrogusto di lievito. Ma attenzione! Non parlo di retrogusto acido, è più un sentore, quello che quando metti in bocca, ti fa capire che è stato "veramente" usato un lievito naturale!


Tra una cosa e l'altra, il maestro ci ha anche raccontato della farina di Enkir e delle sue peculiarità. E mentre raccontava, impastava per donarci dei bellissimi panetti da infornare a casa. Questo mix di grani antichi tutti italiani, oltre ad avere poco glutine, ha la particolarità di essere ricco di carotenoidi che donano al pane un colore giallo naturale.


Bel corso..anzi bellissimo e utilissimo!! Grazie grazie e ancora grazie!!!!! 

P.S.
Non perdetevi il post sul pane Eataly!! Presto online...

lunedì 20 aprile 2015

Macarons alla vaniglia dei Fables


Francia e Italia si contendono le sue origini, ma aldilà che queste siano italiane o francesi, i Macarons sono senza dubbio l'emblema dell'eleganza nella pasticceria mondiale!



Sono sincera: ho provato mille mila ricette ma i risultati non sono mai stati poi così soddisfacenti... i primi macarons che ho sfornato sembravano più dei Baci di Dama, i secondi invece erano belli d'aspetto ma duri come pietre. Alla fine ho trovato loro, i Fables, con i loro Macarons alla vaniglia e
cioccolato fondente, ed è stato subito amore!! Ma bando alle ciance! Non ho apportato alcuna modifica alla ricetta originale che potete trovare qui, con tanto di foto di tutti i passaggi.


Ingredienti per 40 macarons
  • 200 gr di farina di mandorle
  • 200 gr di zucchero a velo
  • 50 gr di acqua
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 75 gr di albumi (1° dose)
  • 75 gr di albumi (2° dose)
  • 1 bacca di vaniglia


Ingredienti per la Ganache al cioccolato fondente
  • 200 gr di panna liquida
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato
  • 250 gr di cioccolato fondente (io preferisco un 70%)
  • 40 gr di burro


FASE 1: la ganache

Tritiamo il cioccolato fondente con il coltello e mettiamolo in un recipiente ampio. In un pentolino portiamo a bollore la panna con lo zucchero. Versiamo la panna bollente nel cioccolato poco per volta, avendo cura di mescolare bene per sciogliere il tutto. Non appena la nostra ganache sarà ben fluida e senza grumi, aggiungiamo il burro e, sempre mescolando, facciamolo assorbire. Lasciamo raffreddare coperta con pellicola a contatto.

FASE 2: la meringa italiana

In un pentolino portiamo a bollore lo zucchero semolato con l'acqua tenendo sotto controllo la temperatura con un termometro. Quando lo sciroppo arriva a 114°, iniziamo a montare una delle 2 dosi di albumi ad alta velocità (io uso la planetaria; ma se optate per un normale sbattitore elettrico, ridordatevi di usare un recipiente resistente alle alte temperature). Non appena si raggiungeranno i 118°, riduciamo al minimo la velocità della frusta e versiamo lo sciroppo bollente a filo direttamente negli albumi. Facciamo attenzione a non versare direttamente sulle fruste poiché queste farebbero schizzare tutto sulle pareti della planetaria e, per la differenza di temperatura, cristallizzerebbero all'istante e ci si ritroverebbe a fare i conti con fastidiosi filamenti di zucchero cotto nella nostra bellissima meringa. Riportiamo al massimo la velocità e montiamo fino a raffreddamento: a questo punto la nostra meringa sarà bella liscia e brillante.

FASE 3: il t.p.t. (tanto per tanto)

In un robot tritiamo la farina di mandorle con lo zucchero a velo per polverizzarli il più possibile. Aggiungiamo i semi della bacca di vaniglia, e la seconda dose di albume e mescoliamo il tutto con una spatola fino ad ottenere un impasto piuttosto denso.

FASE 4: il macaronage

Il segreto di una buona riuscita è proprio la fase del macaronage. Con un cucchiaio di legno o con una spatola rigida, uniamo poco per volta la meringa al t.p.t. e mescoliamo dal basso verso letto fino a completo assorbimento. Lo scopo è quello di "smontare" ma non troppo la meringa che altrimenti farebbe gonfiare in cottura i nostri gusci. La consistenza finale dovrebbe essere densa tendente al fluido.

FASE 5: la formazione dei gusci e il croutage

Trasferiamo l'impasto in un sac à poche con una bocchetta liscia da 8 mm, e formiamo i nostri gusci su di una teglia rivestita da carta da forno. La dimensione dell'impasto dovrà essere quella di una moneta da 2€, possiamo tuttavia aiutarci disegnando con una matita sul retro della carta da forno tanti tondi così da avere la misura precisa. A questo punto lasciamo riposare all'aria le nostre teglie così da permettere ai gusci di "rilassarsi" e allargarsi, e favorire la formazione di una pellicola sulla superficie (il croutage), necessaria alla formazione della corona tipica del macaron. 



FASE 6: cottura

Inforniamo in forno caldo ventilato a 160° per 12 minuti circa ricordandoci di girare la teglia a metà cottura. Lasciamo raffreddare prima di farcire con la nostra crema ganache ormai fredda. Solitamente li lascio fuori dal frigo, conservandoli o in una scatola di latta o in una busta trasparente per alimenti.
Alla prossima!!

venerdì 17 aprile 2015

Grissini con esubero di pasta madre





"Mamma lo sai che quei cosi lunghi così erano buonissimi?" Che grande soddisfazione quando i bimbi apprezzano ciò che fai... soprattutto se a dirtelo è Ale, 5 anni, che da grande vuole fare lo chef come Cracco: è tutto dire!! Ma veniamo ai grissini: ad agosto ho creato la mia pasta madre da sola acqua e farina ed è subito stato amore, e come tutte le relazioni ci sono stati degli alti e bassi ma che abbiamo sempre superato. Dopo ben 8 mesi di studi, prove, successi e fallimenti, sembra che alla fine io sia riuscita a domarla e sembra anche che sia riuscita a produrre qualcosa di buono, per cui come primo post vi propongo questi  buonissimi e facilissimi grissini fatti con esubero non acido di pasta madre.

Ingredienti
  • 100 gr di esubero di pasta madre
  • 250 gr di farina 0
  • 1 cucchiaio di strutto a temperatura ambiente
  • acqua quanto basta
  • un cucchiaino colmo di sale





E' un impasto un po' così, a sentimento, per cui non importa essere precisi. Ho sciolto l'esubero con un po' di acqua in planetaria con la foglia, ho aggiunto la farina, lo strutto e un altro pochino di acqua e ho iniziato ad impastare. Ho aggiunto il sale e tanta acqua quanto basta per fare un panetto bello liscio e morbido ma non appiccicoso! Totale 10 minuti. Do un ultima impastata a mano e lascio riposare coperto da pellicola a temperatura ambiente per un oretta..ma se sono due va bene lo stesso!
A questo punto procedo a formare i grissini, li lascio riposare una decina di minuti e poi li tiro per allungarli un altro po'. Li dispongo in teglia su carta da forno spolverizzata di semola e inforno a 200° ventilato fino a che non diventano dorati. Alla prossima!!